Alberto e Giovanni Manfredini's profile

1982 - Residenze a Reggio Emilia (con Enea Manfredini)

Bibliografia:
1985 - “L'Architettura: cronache e storia”, n. 355, maggio, pp. 330-337;
1985 - “Frames”, n. 9, ottobre dicembre, pp. 34-41;
1985 - “In Laterizio”, n. 5, dicembre, pp. 44-45;
1987 - Archivio d'Architettura 1985, Officina, Roma, p. 339;
1988 - Guida all'architettura moderna - Italia: gli ultimi trent'anni, Zanichelli, Bologna, p. 271;
1988 - Storia dell'Urbanistica: l'Europa del secondo dopoguerra, Laterza, Bari, p. 522;
1989 - Enea Manfredini, Architetture 1939-1989,cat. mostra, Electa, Milano, pp. 202-207;
1989 - “Parametro”, n. 175, novembre dicembre, p. 4;
1991 - Itinerari reggiani di Architettura Moderna, Alinea, Firenze, p. 151;
1991 - Guida all'architettura italiana del Novecento, Electa, Milano, pp. 340-341;
1995 - “Edilizia Popolare”, n.241, settembre ottobre, pp. 62-63;
1997 - Storia dell'Architettura Italiana: il secondo novecento, Electa, Milano, p. 168;
1997 - “Parametro”, n. 220, luglio ottobre, pp. 18-21;
1998 - La condizione della Progettazione Architettonica nell'Italia contemporanea, Alinea, Firenze, pp. 115-118;
2005 - Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento, Clueb, Bologna, pp. 223-225;
2006 - La Progettazione Architettonica nella Riqualificazione Urbana, Alinea, Firenze, pp. 77-80;
2007 - La casa: evoluzione dal 1950 a oggi, GangemiI, Roma, p. 59.

Nella prima periferia di Reggio Emilia, all’interno di un contesto già urbanizzato, nasce l’intervento di una cooperativa d’abitazione per la realizzazione di circa duecento alloggi di edilizia convenzionata. L’idea progettuale è quella di organizzare la nuova edificazione attorno a uno spazio dai caratteri fortemente urbani, in grado di riproporre tensioni spaziali tipiche di elementi quali la strada e la piazza. L’urbanità di questi spazi viene esaltata dal loro uso pedonale, ottenibile con una netta separazione dai percorsi veicolari, che vengono confinati sul perimetro esterno del quartiere.

Il quartiere è composto adottando spazi ed elementi architettonici affini alle dimensioni e ai tipi urbani a costituire una parte di città composta da strade, vie, passaggi, che confluiscono in piazze, slarghi e aperture, corti, portici: sono adottati elementi quali la finestra e la loggia, il bancale e la cornice, la panca e il lampione, la rampa e la scala, tutti gli elementi della tradizione architettonica urbana vengono riutilizzati con la naturalezza di sempre e con la disinvoltura di chi è uso a comporre, a ordinare, a collegare, a stabilire rapporti e relazioni tra i luoghi e le cose e le persone (1).

Il percorso pedonale principale modifica la banale e insignificante previsione del PRG per quel luogo, con un vero progetto urbano dai connotati chiari e unitari . Recenti alterazioni e manomissioni effettuate sulle pavimentazioni e sul disegno degli spazi pedonali hanno parzialmente compromesso la leggibilità dell’originario spirito informatore (2).

1- Vittorio Prina, La Casa: evoluzione dal 1950 a oggi, Gangemi, Roma, 2007, p. 59;
2- Giorgio Trebbi, Storia dell’urbanistica: l’Europa del secondo dopoguerra, Laterza, Bari, 1989, p. 522 )
1982 - Residenze a Reggio Emilia (con Enea Manfredini)
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1982 - Residenze a Reggio Emilia (con Enea Manfredini)

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